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Ci sono tre passi che conducono alla scoperta di sé:

 il primo passo è la consapevolezza di sé,

il secondo passo è l’espressione di sé

e il terzo passo è la padronanza di sé

Alexander Lowen

 

 

 

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Anno 1

Psicologia generaleLa trattazione della psicologia generale, rappresenta la corrente principale della ricerca scientifica sulle funzioni psicologiche di base, e si prefigge di studiare, applicando il metodo sperimentale, la mente e il comportamento.
Il metodo sperimentale consiste nel formulare una serie di ipotesi, che verranno poi verificate, confermate o disconfermate empiricamente, a cui eventualmente segue la generalizzazione del risultato ottenuto che può essere postulato in una legge sul funzionamento generico di un dato fenomeno, oggetto di studio.
La psicologia generale diventa sperimentale, dunque, quando si avvale del metodo sperimentale (verifiche, prove, test, simulazioni…) e della statistica (psicometria), la quale permette di quantificare la grandezza di un dato fenomeno studiato.
Fornire i concetti di base sulla psicologia generale.
Mettere l’allievo in condizione di applicare il metodo sperimentale in psicologia generale, il che significa osservare i fenomeni psichici (percezione, intelligenza, memoria, etc) e i comportamenti, da essi derivanti, in maniera oggettiva grazie all’attuazione di rigide procedure molto strutturate, tipiche del metodo sperimentale
L’oggetto di studio sarà essere il comportamento, la percezione, le emozioni, la memoria, il linguaggio, la personalità, e molte altre funzioni e processi mentali.
Psicologia fisiologicaStudio delle basi fisiologiche sottostanti alle funzioni psicologiche e dell'interconnessione tra psicologia e funzioni biologiche.
La psicologia fisiologica è quella branca della psicologia e medicina che studia come il sistema nervoso centrale e periferico e il sistema endocrino controllano o interagiscono nel comportamento.
E’ dunque lo studio delle basi neurofisiologiche del comportamento e si propone di fornire la conoscenza delle architetture neuro-funzionali dei processi cognitivi ed emotivi dell’essere umano.
L’obiettivo è mettere l’allievo in grado di possedere le nozioni di base delle principali aree di interesse della psicologia fisiologica e delle neuroscienze cognitive; di conoscere le principali architetture funzionali dei processi cognitivi ed emotivi.
Inoltre l'allievo sarà introdotto allo studio dell'interconnessione tra psicologia e funzioni biologiche per la lettura del linguaggio del corpo
Psicologia delle relazioni oggettuali e Psicologia del SéLa teoria delle relazioni oggettuali è una nuova visione psicoanalitica che nasce in Inghilterra, con i contributi di Melanie Klein, Donald Winnicott e Ronald Fairbairn.
Intende vedere come si creano i legami dell’individuo con l’Altro (partendo dalla relazione bambino-caregiver) per analizzare il significato che le immagini interiorizzate delle relazioni stesse acquisiscono nel funzionamento psichico dell’individuo.
La teoria delle relazioni oggettuali definisce l’Io in rapporto con altri oggetti, interni ed esterni e ipotizza che la mente del bambino si trasformi inizialmente a partire dalle esperienze precoci con il caregiver e con l'ambiente esterno significativo sul piano affettivo.
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Queste relazioni vengono considerate all’interno di pattern che si ripetono e si consolidano nello sviluppo.
Fondamentale è il pensiero di Melanie Klein che per prima ha postulato l’esistenza di due modalità di funzionamento : l’iniziale posizione schizo-paranoidea (tendenza a separare oggetto buono da cattivo) e la successiva posizione depressiva (riconoscimento più maturo della possibilità che aspetti positivi della persona possano coesistere con quelli negativi)
La Psicologia del Sé è una teoria elaborata da Heinz Kohut e considera come proprietà motivazionale la realizzazione e la coesione del Sé. Il Sé è concettualizzato come un centro di avvio, di organizzazione e di integrazione delle motivazioni umane.
La motivazione umana fondamentale per Kohut, è raggiungere l’equilibrio e l’autorealizzazione del Sé in termini di coesione interna.
Fornire i concetti di base della psicologia delle relazioni oggettuali, soprattutto attraverso il pensiero di Melanie Klein e di Donald Winnicott, secondo il quale lo sviluppo di ciascun individuo può avvenire solo all’interno della matrice relazionale madre-bambino in cui la madre-ambiente, deve fornire l’holding protettivo che è fatto di contatto e cure.
Fornire la conoscenza del pensiero di Heinz Kohut secondo cui la sopravvivenza psicologica del bambino e poi dell’adulto richiede la presenza di oggetti-sé che rispondano empaticamente ai bisogni personali. Gli oggetti-sé si formano dalla relazione con gli altri significativi e sono capaci di strutturare il sé in modo coeso ed integrato.
Teoria dell'attaccamento
Studio della teoria dell'attaccamento a partire da Bowlby, Ainsworh, Main, Stern, Tronick, Fonagy, sul rapporto madre bambino e soprattutto la teoria del processo di separazione individuazione di Margaret Mahler.
“Il comportamento d’ attaccamento è quella forma di comportamento che porta al raggiungimento e al mantenimento della vicinanza con l’altro differenziato e preferito perché vissuto come protettivo, sicuro, affidabile, caldo, esperto, al fine di soddisfare il bisogno innato di sicurezza.”
Il sistema d’attaccamento è attivo durante tutto il ciclo di vita (Main): pur essendo evidente soprattutto nella prima infanzia, è osservabile in qualsiasi persona specialmente nei momenti di emergenza, quando per esempio è spaventata, affaticata o malata.
Lo studio dell’attaccamento si può intendere come un Sistema Motivazionale Innato (Liotti, 2001) teso a mantenere l’omeostasi dell’organismo e che viene attivato solo in specifiche situazioni, cioè quando l’organismo avverte una minaccia da parte dell’ambiente.
Studio del fatto che le relazioni d’ attaccamento influenzano profondamente lo sviluppo dei circuiti neuronali e hanno effetti diretti sulla maturazione delle attività cerebrali che mediano processi mentali fondamentali: emozioni, memoria, narrazione autobiografica, rappresentazioni, stati della mente.

L’obiettivo è padroneggiare i concetti di imprinting, empatia, intimità, mirroring, madre-ambiente e holding environement (Winnicott), empathic attunement (Stern), regolazione, co-regolazione e co-costruzione dei legami affettivi (Tronick) e base sicura (Bowlby) che andranno poi letti nel linguaggio corporeo dei pazienti giovani e adulti.
Mettere l’allievo nella condizione di poter lavorare sui seguenti punti:
• La Strange Situation (M. Ainsworth)
• Rappresentazioni e funzione riflessiva (Fonagy)
• Modelli operativi interni
• I vari tipi di attaccamento (sicuro, insicuro: evitante, ambivalente, disorganizzato; fearful, traumatico attaccamenti multipli)
• Somministrazione e decodifica dell’Adult Attachment Interview (AAI) e individuazione dei 4 tipi e vari sottotipi di attaccamento nel bambino, nell'adolescente e nell'adulto.
• Disturbi del processo di separazione-individuazione.
• Il ruolo dei neuroni specchio nel processo di attaccamento
Genitorialità e attaccamentoLa genitorialità è una funzione che ha il precipuo obiettivo di garantire il mantenimento della specie.
Questa materia comporta lo studio e l’osservazione della genitorialità che può essere definita come quel processo dinamico attraverso il quale si impara a diventare genitori capaci di prendersi cura e di rispondere in modo sufficientemente adeguato ai bisogni dei figli; bisogni che sono estremamente diversi a seconda della loro fase evolutiva.
La genitorialità presuppone infatti un insieme di funzioni dinamiche e relazionali che rappresentano gli aspetti evolutivi del percorso maturativo della persona, perchè “prendersi cura di…” è uno degli stadi della crescita umana.
Una parte molto importante è lo studio della Trasmissione Transgenerazionale dei modelli di attaccamento, di cui parla Fonagy ( e Fraiberg e Main prima di lui), che riguarda la forte predittività fra rappresentazioni mentali dei genitori (Modelli operativi interni) e la qualità della relazione con il bambino.
L’alunno avrà l’obiettivo di poter conoscere:
• La funzione genitoriale che costituisce un insieme di competenze complesse e in evoluzione che riguardano la capacità di ogni individuo di prendersi cura e proteggere un’altra persona che per età, livello di sviluppo, condizioni fisiche e/o psichiche, necessiti di qualcuno in grado di leggere i suoi bisogni e di soddisfarli adeguatamente.
• La trasmissione transgenerazionale sana e patologica dei modelli di attaccamento (Adult Attachment Interview)
• I confitti della genitorialità
• Fallimento della genitorialità e rischio di abuso
Psicologia dell’Io Studio delle caratteristiche dell’Io, aggiungendo un aspetto importante che Freud aveva solo accennato, cioè il ruolo dell’Io nel rapporto con la realtà.
La psicologia dell’Io si dedica soprattutto a ciò che caratterizza la superficie psichica, quindi tratta delle funzioni dell’Io, cioè qualcosa di direttamente osservabile, tenendo però sempre presente la parte più profonda che è l’inconscio
Analisi dei conflitti secondo la psicoanalisi freudiana e la bioenergetica e analisi delle modalità costitutive dei meccanismi di difesa come funzioni adattative dell’Io, per la gestione del conflitto intrapsichico e delle istanze pulsionali.
Studio del pensiero di Anna Freud che descrive le numerose le numerose e differenti manovre che l’Io può usare per proteggere se stesso dal pericolo che può sopraggiungere sia dall’interno che dall’esterno dell’individuo, per difendersi nel suo conflitto contro rappresentanti dell’istinto e affetti.
Allenare l’allievo allo studio evolutivo sia della psicopatologia sia delle funzioni adattative dell’Io per la tecnica dell’analisi di bambini, adolescenti e adulti.
Osservazione diretta dei meccanismi di difesa
Precursori dei meccanismi di difesaI meccanismi di difesa sono funzioni dell’Io del soggetto destinate a proteggerlo dalle richieste istintuali eccessive dell’ES o da un’esperienza pulsionale troppo intensa percepita come pericolo; operano ad un livello automatico e inconscio.
Fin dai primi mesi di vita nascono i precursori dei meccanismi di difesa.
Infatti c’è una connessione tra l’attaccamento madre-bambino e precoci manifestazioni di comportamenti difensivi del bambino.
Essi hanno la funzione di:
• Mascherare e regolare gli affetti negativi
• Evitare le esperienze dolorose prodotte dal fallimento del ruolo protettivo del caregiver
• Sono un tentativo di mitigare il conflitto e migliorare la relazione con la mamma.
Insegnare all’allievo i precursori dei meccanismi di difesa adulti che sono:
• Evitamento
• Congelamento
• Lotta
• Trasformazione degli affetti
• Rovesciamento degli affetti
Analisi della domandaSeguendo la definizione che ne dà Renzo Carli, analisi della domanda è il cogliere, nella dinamica del "qui e ora", la problematica della relazione "là e allora" che ha motivato la committenza.
L’analisi della domanda, caratterizza e qualifica la prima fase di intervento, ed è strettamente connessa alla funzione di ascolto nei confronti dell’interlocutore.
Nell’ analisi della domanda il terapeuta deve sospendere il proprio giudizio per ascoltare pienamente l'esigenza del paziente al fine di nell'indagare le aspettative del paziente riguardo la terapia, la sua motivazione, le sue fantasie su terapeuta e terapia e perchè chiede aiuto.
L’analisi della domanda è il primo passaggio per definire l'alleanza terapeutica tra il paziente e lo psicoterapeuta.
Allenare l’allievo attraverso molte esercitazioni pratiche a saper cogliere l’analisi della domanda di un paziente.
Aiutare lo studente ad identificare la domanda difensiva e il vero bisogno del paziente.
Fondamenti teorici della Self- analisi Bioenergetica secondo Alexander LowenStudio del pensiero di Alexander Lowen secondo cui ” La bioenergetica è una maniera di comprendere la personalità in termini del corpo e dei suoi processi energetici.. Quanta energia ciascuno ha e come la investe nell’espressione di sé è determinante per come ciascuno può fronteggiare le situazioni e le difficoltà. La Bioenergetica è una terapia che unisce il lavoro analitico con il lavoro sul corpo integrando mente e corpo che, da un punto di vista funzionale, sono identici: infatti quello che accade nella mente riflette quello che sta accadendo nel corpo e viceversa. Ciò che uno pensa può influenzare ciò che uno sente ed è vero anche il contrario in una interreazione profonda e spesso inconscia tra pensare e sentire: noi siamo quello che sentiamo. La Bioenergetica lavora per ripristinare il flusso energetico di eccitazione naturale del corpo (pulsazione), la sensibilità, il movimento spontaneo e, di conseguenza, il benessere emozionale, sfidando e tendendo alla ricomposizione delle scissioni: tra pensiero ed emozioni, avere ed essere, sesso e cuore, controllare e lasciarsi andare.Obiettivo è lo studio delle opere di Alexander Lowen, che sono alla base del lavoro didattico e clinico della SMIAB.
I diritti bioenergetici di baseTutti abbiamo lottato per affermare i 5 diritti bioenergetici di base.
L’esito di questa lotta lo ritroviamo in quelle componenti caratteriali che nel singolo individuo configurano un carattere misto, anche se con prevalenti fissazioni ad un diritto rispetto a tutti gli altri.
I 5 diritti bioenergetici di base di tutti i bambini che, se negati o non rispettati danno origine in età adulta ai 5 caratteri bioenergetici, sono:
• Diritto di esistere e essere al mondo come individuo.
• Diritto ad essere sicuro e sentirsi sostenuto
• Diritto ad essere libero e non essere sottomesso
• Diritto ad essere indipendente
• Diritto ad amare e ad avere una vita sessuale
Mettere l’allievo in grado di conoscere i 5 diritti bioenergetici di base che, se negati o non rispettati danno origine ai 5 caratteri bioenergetici.
Allenare l’allievo a vedere nel linguaggio emozionale corporeo quali sono i diritti bioenergetici di base non rispettati o negati.
Il sogno nella Self-analisi bioenergatica Anche per la Bioenergetica “l’interpretazione del sogno è la via regia che porta alla conoscenza dell’inconscio nella vita psichica” (Freud)
Il sogno è la lingua dell'inconscio e funziona attraverso le leggi che regolano e strutturano il linguaggio stesso e rappresenta la soddisfazione allucinatoria di desideri infantili frustrati e rimossi nell’inconscio.
Nella nostra prospettiva bioenergetica il sogno gratifica, con modalità allucinatorie i 5 diritti bioenergetici di base, spesso disattesi nella realtà, allucinando il piacere.
I sogni possono essere interpretati in maniera poliglotta con linguaggi vari:
fantastico, razionale, emotivo, corporeo ed energetico.
L’integrazione tra questi linguaggi aumenta le potenzialità terapeutiche del sogno nel cogliere sia il desiderio del Principio del Piacere che il dolore per il blocco del Piacere, dovuto alla parta inconscia del Super Io, e di come ci è stato fatto vivere il Principio di Realtà.

L’alunno verrà addestrato alla lettura e all’interpretazione dei sogni in chiave bioenergetica dove i sogni possono essere visti come un’amplificazione delle dinamiche, delle lotte, delle preoccupazioni, delle emozioni del corpo e di come le esperienze del corpo vengono rappresentate nei sogni.
Dal contenuto manifesto al significato latente del sogno
L’alunno dovrà anche saper decodificare le leggi che regolano il contenuto del sogno che sono:
1. condensazione
2. spostamento
3. simbolizzazione
4. omissione
5. revisione secondaria o eleborazione secondaria
6. drammatizzazione.
Sensazioni somatopsichiche per lo studio delle psicpatologie, Emozioni e Principio del piacere La Self-Analisi Bioenergetica studia l’unità funzionale mente-corpo a partire dalla vita istintuale del neonato laddove, all’inizio, il rapporto istintuale con il seno materno è fatto solo di sensazioni corporee di piacere e dispiacere. Queste sensazioni somatopsichiche, che sono il cuore del Real Self, sono investite affettivamente, attraverso il contatto caldo ed empatico, danno al bambino il diritto di esistere, e determinano lo sviluppo della psiche, a partire dal corpo. Questa è la dimostrazione reale che noi siamo non solo “cogito ergo sum” ma soprattutto “percepisco ergo sum”.
Poi si passa allo studio delle emozioni fondamentali che corrispondono ai processi mediante i quali il cervello dà una valutazione iniziale dell’importanza di ogni esperienza, della sua positività o negatività.
“Attraverso le emozioni la mente si organizza e prepara il corpo all’azione: uno stimolo valutato come piacevole genera risposte di approccio e di avvicinamento; uno stimolo valutato come spiacevole genera risposte di ritiro e allontanamento” (D. Siegel).

Studio del Principio del Piacere che è l’ organizzatore primario innato delle emozioni e della psiche e attivatore delle potenzialità innate in ogni essere umano, che per attualizzarsi nel processo evolutivo ed esprimersi devono essere sperimentate nella relazione con i caregivers e con l’ambiente. Mediante questa sperimentazione continua basata sul Principio del Piacere e sul fluire dell’energia vitale si struttura il senso di sé, le funzioni del Self, le emozioni, l’Io, la mente e la personalità.
Il Principio del Piacere è, fin dall’inizio della vita, il meccanismo di autoregolazione della vita istintuale. L’autoregolazione somatopsichica, che non si può insegnare, è una potenzialità innata in ogni bambino; compito dei genitori e degli educatori è proteggerla e farla crescere con le proprie forze.
Studio, fin dalle prime ore di vita, di come il neonato impari a percepire se stesso, a sperimentare la relazione con l’altro e a conoscere il mondo mediante il piacere e il dispiacere.
Studio dell’antitesi fra il Principio del Piacere e quello di Realtà che è il principio dominante nella vita psichica dell'adulto.

L’alunno sarà addestrato, attraverso tecniche corporee attive e di esercizi di carica e scarica energetica a prendere contatto con le sensazioni somatopsichiche, per arricchire e approfondire la percezione di sé, che lo porterà poi alla consapevolezza e all’espressione di sé.

L’alunno sarà addestrato a prendere contatto, riconoscere e decodificare:
1. le emozioni di base,
2. le emozioni complesse,
3. lo sviluppo e la regolazione delle emozioni,
4. le emozioni e la mentalizzazione,
5. le emozioni e l’attaccamento,
6. le emozioni e i Modelli Operativi Interni,
7. lo sviluppo emotivo e lo sviluppo morale.
L’alunno sarà addestrato, anche attraverso filmati del dipartimento Infant Research della SMIAB, a vedere nei bambini, il Principio del Piacere in azione e a riconoscere quanto il Principio del Piacere sia stato rispettato, disatteso o distrutto nei 5 caratteri bioenergetici.
Introduzione alla Gruppo analisi bioenergeticaLa Gruppo analisi deve come prima cosa creare nel gruppo una famiglia sana, non normativa, capace di aiutare tutti i singoli membri ad esprimersi e con la quale ogni membro del gruppo possa identificarsi. E’ chiaro che questo atteggiamento slatentizzerà tutte le resistenze di ciascun membro del gruppo.
Dovrebbe poi riconoscere ed evitare che il gruppo diventi il risultato di conflitti intrapsichici con oggetti interni attraverso lo studio degli “assunti di base” di Bion e tenendo conto che il gruppo ha una mente inconscia che può essere analizzata.
La gruppoanalisi bioenergetica è in grado di ripristinare l’oscillazione tra il Principio del Piacere e il Principio di Realtà, ma anche l’autostima e il senso di responsabilità.
In un gruppo la plasticità neuronale è più attiva per i continui now moment e i continui cambiamenti sinaptici che avvengono ad ogni now moment individuale e collettivo.
Il gruppo bioenergetico è considerato un corpo-gruppo che ha una sua organizzazione sensoriale, una percezione, molteplici emozioni ed un pensiero
Insegnare all’allievo, futuro gruppoanalista bioenergetico, a riconoscere i meccanismi conflittuali e distruttivi del gruppo stesso (“Assunti di base” di Bion).
Allenare l’allievo a saper gestire l’inconscio collettivo senza diventare l’Io ideale del gruppo, perché il terapeuta fa parte del gruppo ma il gruppo è centrato sul gruppo.
L’allievo impara ad essere in grado di dare dei confini tra i vari componenti del gruppo evitando anche la polarizzazione buono/cattivo (scissione schizo-paranoidea) che comporta il giudizio dell’altro, spesso fino al giudizio paranoide.
L’allievo impara a saper analizzare le resistenze del gruppo.
Essere consapevoli che un gruppo terapeutico comincia a funzionare quando il terapeuta è vissuto come una “base sicura” (costanza terapeutica), perché la fiducia di base consente di riattivare il processo di separazione- individuazione dei singoli, che lo attiveranno con i loro tempi di elaborazione e dell’intero gruppo.
Introduzione alla sessuologia bioenergeticaStudio dei meccanismi che regolano la fisiologia della vita sessuale, la fisiologia del desiderio e la funzione dell’orgasmo.
Partendo dalla sessualità infantile si parlerà della fase edipica, della sessualità degli adolescenti, per arrivare alla genitalità intesa come “la fase conclusiva dello sviluppo e della piena espressività psicosessuale dell’individuo”.
Si parlerà delle funzioni inconsce delle sessualità, della ricerca dell’inconscio sessuale e del legame fra sessualità e neuroscienze.
Ci si focalizzerà poi su uno dei cardini della bioenergetica e del pensiero di Lowen secondo cui il sesso è l’espressione biologica dell’amore.
Il sesso induce le persone ad avvicinarsi ed unirsi, e non è vero che si tratta solo di unione fisica, perché l’atto fisico comprende anche l’esperienza totalmente coinvolgente, che coinvolge tutto il Vero Sé.
Il sesso sviluppa la capacità “dell’essere con” fino ad arrendersi all’altro, in un’esperienza di fiducia assoluta e reciproca.
L’obiettivo è che l’allievo possa avere vasto un panorama teorico sulla fisiologia della vita sessuale e possa conoscere la visione bioenergetica secondo cui la personalità e la sex sono entrambe funzioni olistiche del corpo e che la sex è essenzialmente una funzione spontanea, radicata nel Real Self.
Introduzione alle classi di esercizi bioenergeticiLe Classi di Esercizi Bioenergetici sono una “formula” inventata da Leslie ed Alexander Lowen per poter lavorare in piccoli gruppi, con la guida ed il sostegno di un conduttore, su tensioni e blocchi muscolari nelle diverse aree del corpo.
Nel gruppo il momento dedicato alla classe di esercizi bioenergetici consente a ciascuno di esprimere affermare il diritto fondamentale all’autoespressione, manifestando liberamente, in un contesto protetto, sensazioni ed emozioni spesso represse o negate durante l’infanzia e poi nell’età adulta.
Le classi di esercizi bioenergetici nel gruppo, rilasciano energie congelate e bloccate per traumi infantili, che hanno indotto dolore, paura, risentimento, rabbia fino all’odio, oppure apatia emozionale fino alla depressione
Le classi di esercizi bioenergetici servono ad “aprire emozionalmente” il gruppo, predisponendo ciascun membro a degli insight profondi sui quali poi si potrà lavorare individualmente.
L’allievo inizierà a frequentare settimanalmente, come partecipante, le classi di esercizi bioenergetiche.
Attraverso il “learning by experience”, l’allievo inizierà a condurre brevi sessioni per impratichirsi sempre più finoa conseguire, al terzo anno, il diploma di “Conduttore di classi di esercizi”.
Storia della psichiatria Studio delle principali teorie psichiatriche L'alunno sarà messo nelle condizioni di conoscere le principali teorie che hanno dato origine al DSM e ampliare le conoscenze per una futura diagnosi clinica
Diagnostica clinica bioenergetica Studio del concetto di diagnosi che comprende l'anamnesi, l'indicazione terapeutica e la prognosi. L'alunno verrà messo in condizione di osservare tramite i propri docenti come si fa una diagnosi in bioenergetica
 

 

Anno 2

Psicologia dello sviluppo e costruzione dell’identitàSi propone lo studio della psicologia dello sviluppo che è l'evoluzione e lo sviluppo del comportamento umano in relazione alla costruzione dell’identità.
L’affezione psicosomatica come espressione di identità negata.
L’allievo inizia ad essere addestrato alla lettura dei vari tipi di attaccamento infantile con i caregiver nel linguaggio espressivo del corpo dove è conservata la memoria della nostra storia personale.
L’allievo inizia ad essere addestrato alla lettura corporea dei traumi precoci e dei difetti del Self, inscritti nella memoria implicita del corpo e spesso rimossi o dimenticati.
Sarà inoltre addestrato a considerare il concetto di Sé come continuo rimodellamento e riconcepimento della propria identità (riorganizzazione di Sé).
Psicologia dinamica e teorie psicodinamicheIntegra le teorie psicoanalitiche classiche con le moderne acquisizioni teoretiche e applicative soprattutto in riferimento alla psicologia sperimentale, alla gruppoanalisi e allo studio del mondo transpersonale, alla psicologia del Sé e dell’intersoggettività, al sistema delle relazioni familiari e all’influenza della comunicazione al loro interno, infine, ai vari fattori che hanno un ruolo rilevante a livello di psicologia di comunità.L’obiettivo è lo studio dell’approccio psicodinamico che parte dalle teorie di Freud, della psicologia analitica Junghiana, della psicoanalisi Lacaniana e della psicologia individuale di Adler, per poi evolversi nell’approccio psicodinamico più moderno. Questo si basa sulla teoria delle relazioni oggettuali, che deriva dalla teoria di Klein, Fairbairn, Winnicott e Balint, per cui le pulsioni emergono nel contesto di una relazione e il conflitto inconscio deriva dallo scontro tra coppie contrapposte di unità interne di relazioni oggettuali; e sulla psicologia del Sé, fondata da Heinz Kohut, che cerca di dimostrare che le forme di psicopatologia si basano sui difetti presenti nella struttura del Sé e sono dovuti a disturbi delle relazioni Sé-oggetto-Sé verificatesi nell’infanzia.
Teorie della personalità e introduzione ai disturbi di personalitàObiettivo è lo studio delle varie teorie della personalità e l’introduzione ai disturbi di personalità che rappresentano il tallone d’Achille e lo zoccolo duro di tutte le psicoterapie e si configurano come partners di sentimenti, pensieri e comportamenti stabili nel tempo e relativamente involontari, come formazioni reattive o evitamenti di paure inconsce correlate a difetti del Self.
Per quanto concerne i disturbi di personalità facciamo riferimento agli studi clinici e alla ricerca dell’ISSPD (International Society for the Study of Personality Disorders)
Studio dei vari disturbi di personalità come da DSM V che verrà approfondito negli anni successivi.
Semeiotica e diagnostica corporea dei disturbi di personalità.
Lettura corporea bioenergetica nei disturbi di personalità che verrà approfondito negli anni successivi.
Psicopatologia dello sviluppoStudia l’integrazione tra diverse discipline e aree di studio, tra cui l’embriologia, le neuroscienze, l’etologia, la psicologia dell’età evolutiva, la psicologia sperimentale, e la neuropsichiatria. Si propone lo studio dei pionieri dell’approccio della psicopatologia dello sviluppo quali Anna Freud, Melanie Klein, Donald Winnicott e John Bowlby che contribuirono alla comprensione dei processi dello sviluppo normale e patologico dei soggetti in eta’ evolutiva.
I disturbi dell’età evolutiva (o Disturbi del Neurosviluppo) hanno la caratteristica di esordire nelle prime fasi dello sviluppo della persona. Generalmente implicano una compromissione del funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo.
L’obiettivo è far lavorare l’allievo sui seguenti disturbi dell’età evolutiva:
o Disturbi d’ansia in età evolutiva
o Disturbi dell’umore in età evolutiva
o Disturbo da deficit d’attenzione e iperattività (ADHD)
o Disturbi dello spettro autistico
o Disturbi specifici d’apprendimento (DSA)
o Disturbo oppositivo provocatorio
o Disturbo ossessivo compulsivo dell’età evolutiva
o Disturbi da tic
Psicologia clinicaSi propone la comprensione, prevenzione ed intervento nelle problematiche psicologiche e relazionali, a livello individuale, familiare e di gruppo.
Studia le applicazioni cliniche delle attività di prevenzione, valutazione, e sostegno psicologico della Self-analisi Bioenergetica, con particolare riferimento anche alla psicodiagnostica e agli interventi di aiuto psicoterapeutico.
L’obiettivo è la comprensione del modello bioenergetico integrato di benessere (psicologico, corporeo, relazionale), la comunicazione corporea come narrazione di Sé, il passaggio dal corporeo al simbolico, contatto bioenergetico e trasformazione creativa dell’autostima, il processo terapeutico in Self-Analisi Bioenergetica favorente l’emergere della parte sana (Real Self)
Psicopatologia clinicaSi propone lo studio dei disturbi mentali e delle patologie ad essi connessi e dei criteri diagnostici e di classificazione delle tipologie di disturbi psicopatologici (nevrosi, psicosi, disturbi dell’umore e disturbi di personalità)Introdurre l’allievo allo studio dei criteri diagnostici e dei vari tipi di classificazione dei disturbi psicopatologici
Il corpo in psicoanalisi e in psichiatria
Si propone lo studio della dimensione corporea nella teoria psicoanalitica e in psichiatria. Il corpo come simbolo e il linguaggio simbolico del corpo


Obiettivo è allenare l’allievo alla consapevolezza Self-corporea nell’ascolto e nell’osservazione dell’altro.
IL corpo nella psicoterapia self-analitica bioenergeticaSi propone lo studio della dimensione corporea nella psicoterapia bioenergetica, della dimensione somatopsichica del corpo, del corpo vissuto e del corpo rappresentato.
Il linguaggio primario sensomotorio del corpo (preverbale e presimbolico) attualizza la fase di transizione dalla sensazione alla percezione, sfuggendo all’associazione verbale ed alla comunicazione simbolica, esprimendo le funzioni del Self .
Nel 2° anno inizia l’addestramento alla Self-Analisi Bioenergetica mediante l’esposizione individuale diretta degli allievi al loro stesso linguaggio del corpo, per sviluppare la consapevolezza del Self proprio ed altrui e la capacità di applicare a se stessi i principi ed i metodi della Self-Analisi Bioenergetica.
Sé e coscienza autoriflessivaSi propone lo studio del Real Self come potenziale di sviluppo e tensione dinamica per integrare gli opposti: conscio – inconscio, individuale collettivo, Falso Sé – Real SelfGli obiettivi sono comprendere:
• Determinanti precoci del Self e costanza dell’oggetto.
• La natura di base del Self.
• Il Self interpersonale.
• Traumi precoci del Self.
• Introduzione ai disordini del Self.
Sé corporeo e coscienza del proprio corpoSi propone l’esame dei processi di interfaccia fra versante psichico e versante corporeo.
Autoregolazione come Self-regulation e Co-regulation.
Autoregolazione ed integrazione del sistema mente-corpo.
Il Sé corporeo costituisce la base sulla quale verranno costruiti tutti gli aspetti più complessi e specifici della personalità ed è la prima organizzazione del Self, strettamente legato alle emozioni primarie e alla relazione di empathic attunement con il caregiver; relazione che ne determinerà il contenuto e la struttura successivi, nonché il suo grado di solidità o di fragilità.
L’alunno avrà come obiettivo di iniziare a praticare l’anamnesi bioenergetica e Self-energetica.
Valutazioni diagnostiche centrate sul linguaggio del corpo.
Sé sociale e autostimaSi propone lo studio del Self Sociale che può essere definito come una struttura centrale che racchiude una serie di componenti personali, consentendoci di auto definirci. Per tali motivi appare centrale nella costruzione dell’autostima.
Studio della teoria delle relazioni oggettuali del Self.
L’obiettivo è allenare l’allievo a saper leggere il rapporto Self-energetico tra salute, patologia e contesto ambientale.
Il contatto come strumento di conoscenza nella relazione interpersonale e nella relazione d’aiuto.
Contatto sano e contatto patologico nelle relazioni di intimità.
Contatto ed identità nella relazione del Self: la trasformazione creativa della propria immagine e dell’autostima.
Differenza fra autostima e disturbi dell’area del narcisismo .
I difetti del SelfSi propone lo studio dei difetti del Self che sono i traumi passivi primari dovuti alle esperienze affettive relazionali corporee non fatte o fatte in maniera inadeguata che determinano la personalità e lo sviluppo delle proprie potenzialità innate.
I difetti del Self contrariamente ai conflitti dell’Io sono inscritti nella memoria implicita del corpo e si possono affrontare solo con una terapia emozionale corporea.
Per la Self-Analisi Bioenergetica, è prioritario lavorare sui difetti dell’Emerging Self, esplorando le potenzialità innate e le intenzionalità primarie, che animano la vita e la relazione “being with”, senza le quali non si entra in conflitto.
L’allievo sarà messo a parte del maggiore e più innovativo contributo della ricerca della SMIAB che è la scoperta, la sperimentazione e l’introduzione in terapia di un doppio setting: il setting oggettuale per i disturbi conflittuali e il setting preoggettuale per i disturbi difettuali (difetti del Self, alla base dei disturbi di personalità). Se il setting preoggettuale è gestito con competenza può giungere al cuore del difetto del Self, liberando i bisogni relazionali primari che sono stati negletti e perciò memorizzati nel proto-Sé corporeo, come traumi passivi. La riparazione dei difetti del Self avviene essenzialmente per via empatica, anche se gli aspetti cognitivi possono, solo dopo, sostenerla e rinforzarla.
I 5 caratteri bioenergetici e loro comorbilitàSi propone lo studio di come si esprimono le funzioni del Self attraverso i sistemi:
• Emozionale: le emozioni che curano per via psicofisiologica (come la paura, la rabbia, l’aggressività, l’amore, la tenerezza, la gioia di vivere, la serenità e l’umorismo), sono il ponte relazionale tra l’universo intrapsichico e quello interpersonale e si esprimono con il movimento.
• Movimento espressivo: comprende la postura, il tono muscolare, la mobilità, la staticità, la forza, la rigidità versus fragilità e il grounding come radicamento nel Real Self e nel Moral Self.
L’alunno potrà attraverso esercitazioni ed esperienze pratiche imparare a cogliere il proprio linguaggio emozionale, il proprio movimento espressivo, i propri blocchi energetici attraverso il “learning by experience”.
Queste esperienze sono propedeutiche al lavoro psicoterapeutico.
Il processo terapeutico in Self-analisi BioenergeticaSi propone di iniziare ad approfondire il processo terapeutico partendo da cenni di tecnica psicoanalitica: setting, alleanza terapeutica, interpretazione, transfert e controtransfert, libere associazioni, rispecchiamento, identificazione proiettiva, interpretazione dei sogni e loro aspetti compensatori.
Si approfondirà poi Il processo terapeutico in Self-Analisi Bioenergetica che è un
Il processo di consapevolezza corporea Self-energetica che favorisce l’emergere della parte sana dell’individuo (Real Self).
Terapia come relazione empatica che cura.
L’alunno apprenderà:
• tecniche individuali e di gruppo per facilitare l’espressione delle emozioni e dei sentimenti.
• Tecniche per agevolare l’assertività e per l’apprendimento creativo ad immaginare, progettare, realizzare il proprio stile di vita e di lavoro.
• Tecniche di rappresentazione e drammatizzazione.
Esercitazioni di psicoterapia bioenergetica: il setting bioenegergeticoStudio e definizione del setting bioenergetico e delle sue possibili violazioni e interferenzeL’allievo inizierà con delle sedute simulate ad essere introdotto all setting bioenergetico, iniziando dai primi fondamentali minuti di una psicoterapia

Anno 3

Clinica psicoanaliticaRiguarda lo studio di come, ai giorni nostri la clinica psicoanalitica intenda comprendere i molteplici modi in cui fantasia e realtà, intrapsichico e interpersonale, passato e presente si fondono, influenzandosi a vicenda, nella relazionalità umana. La capacità di tenere in equilibrio dialettico la natura illusoria e quella reale delle relazioni interpersonali costituisce la qualità principale di una relazionalità sana.
Studio del modello tecnico freudiano centrato sulla nozione di transfert e del modello post-freudiano che privilegia il controtransfert.
L’obiettivo è quello di insegnare all’allievo a rendere prima preconscio e poi conscio tutti i vissuti inconsci.
Di conseguenza, l’inconscio diventa conscio e si offre alla persona la possibilità di una scelta di vita più serena e consapevole.
Clinica psicodinamicaL’assunto di base della psicoterapia psicodinamica consiste nel considerare il comportamento dell’individuo come mosso damotivazioni, cause e dinamiche profonde o inconsce.
Per questo, i comportamenti realizzati quotidianamente derivano e risultano da queste forze inconsce che sono in relazione dinamica, fluida, tra loro.
Di conseguenza, il malessere psicologico è considerato come il risultato di un conflitto, nato da forze inconsce che tendono a palesarsi, e per questo sono soggette a un costante controllo esercitato da forze opposte e coscienti. Quindi, l’inconscio, volge un ruolo fondamentale nel determinare il comportamento della persona ed è responsabile del benessere psichico (per esempio attraverso l’analisi dei sogni).
L’obiettivo è far conoscere che lo scopo della psicoterapia psicodinamica consiste nell’attribuire un nuovo significato ai vissuti del paziente, partendo da una rivalutazione critica delle vicende individuali. L’individuo si sperimenta come attivo, dinamico, nel processo del proprio cambiamento, comprendendo le dinamiche patologiche che determinano il sintomo.
Nella relazione psicoterapeutica sperimentando una relazione diversa da quelle passate, i sintomi diventano sempre più consci alla persona, inducendo un cambiamento nel paziente.
Clinica Self-analitica bioenergeticaPer la Self-Analisi Bioenergetica, è prioritario lavorare sui difetti dell’Emerging Self, esplorando le potenzialità innate e le intenzionalità primarie, che animano la vita e la relazione “being with”, senza le quali non si entra in conflitto.
Il paziente con deficit del Self si difende o sviluppa resistenze nei confronti del transfert conflittuale, perché non è proprio quello di cui ha bisogno, perché ai traumi pre-oggettuali passivi si aggiungerebbero anche quelli attuali oggettuali.
Dopo una prima fase di terapia, più o meno lunga, che deve essere incentrata sull’analisi delle resistenze, se e quando il paziente percepisce empaticamente che il terapeuta può lasciarsi toccare dentro dai bisogni infantili ai quali è rimasto fissato per averne fatta l’esperienza corporea, il deficit del Self può emergere attivando il transfert e il controtransfert conflittuale, che prendono il posto di quelli oggettuali. In entrambi i setting (oggettuali e pre-oggettuali), il doppio setting libera il desiderio genuino e il bisogno autentico di relazione, che acquisiscono così un’espressione simbolica adeguata.
L’abreazione bioenergetica libera il desiderio di fare nuove esperienze che riempiono il vuoto di quelle non fatte o fatte in maniera inadeguata o traumatica. Ciò consente di cogliere l’ineffabile del corporeo, del preverbale, del presimbolico e del preoggettuale mediante il doppio setting.
Il 3° anno è dedicato alla preparazione degli allievi all’applicazione delle tecniche e delle strategie di intervento nella “relazione terapeutica bioenergetica”, utilizzando il materiale prodotto dai trainers o dagli stessi allievi mediante sedute reali e simulate nel gruppo.
L’obiettivo è anche insegnare all’allievo a muoversi nel doppio setting oggettuale e preoggettuale.
Il doppio setting, proprio perché corporeo, è la chiave per entrare nelle relazioni primarie disfunzionali o deficitari, per riattivare e rivitalizzare nell’adulto nuove relazioni più funzionali.
Il setting pre-oggettuale affermativo sviluppa la sensazione di esistere, la reciprocità, la relazionalità affettiva e oggettuale e l’integrazione coerente tra emozioni e cognizioni
La relazione terapeutica in Self-analisi bioenergeticaIl cuore del modello della SAB ha una triplice espressione: corpo mente e relazione Cioè una relazione empatica che determina e facilita le tappe evolutive dell’essere umano dalla sensazione alla percezione sensomotoria, attraverso l’esperienza del corpo, le emozioni, fino al pensiero e al linguaggio.
La relazione terapeutica in Bioenergetica, per essere profondamente efficace, deve potere far cessare l’eclissi del corpo vivente, lavorando prioritariamente sui difetti dell’Emerging Self, risvegliando i bisogni primari di contatto corporeo, di fiducia di base e di sicurezza.
Studio dell’ integrazione dei vari livelli dell’esperienza che comprende il cognitivo-verbale, l’emotivo, il posturale e il fisiologico corporeo.
Ma anche analisi della struttura e dello sviluppo del carattere (funzioni dell’Io, del Super-Io e dell’Ideale dell’Io).
Quando il carattere da sistema di protezione si trasforma in armatura o corazza, allora si ha una alterazione cronica dell’Io che, inevitabilmente, comporta una limitazione delle potenzialità innate di tutta la persona.


esperienza diretta della “relazione che cura” all’interno del setting pre-oggettuale bioenergetico che, quando è affermativo sviluppa la sensazione di esistere, la reciprocità, la relazionalità affettiva e oggettuale e l’integrazione coerente tra emozioni e cognizioni.
Cominceranno a vedere con l’osservazione diretta anche lo sviluppo del carattere e i disturbi del carattere e il loro trattamento.
Cominceranno a fare esperienza diretta sul fatto che il corpo è il campo della relazione intersoggettiva che sviluppa la capacità di leggere gli stati mentali altrui (Fonagy) per potercisi poi sintonizzare o no (Stern).
Il corpo in psicoterapia, si è rivelato fonte di esperienze emozionali riparatrici e di cambiamenti, come i “now moment”.
Analisi del transfertStudio del transfert come un insieme di affetti ed emozioni che caratterizzano la relazione del paziente con il proprio terapeuta, secondo i modelli di Freud, Jung, Kernberg, Fonagy, Stern
La Self-analisi Bioenergetica tende ad integrare la memoria implicita e quella esplicita attraverso il lavoro di mentalizzazione e interpretazione del transfert corporeo.
La Self-analisi bioenergetica è una psicoterapia basata sull’intersoggettività.
Si parte da un’alleanza terapeutica, all’inizio scarsa o talvolta assente, per giungere ad un’alleanza terapeutica condivisa attraverso le fasi empatica ed interpretativa, che richiede esperienza e professionalità. Così si può costruire una relazione che propone una nuova base affettiva di attaccamento attraverso la distanza ottimale, l’affidabilità, l’autenticità e l’apertura alla condivisione e la costanza dell’oggetto (empathic attunement).
L’alunno comincerà a individuare che ogni patologia ha un diverso livello di mentalizzazione che richiese un’esperienza bioenergetica personale tale da consentire una capacità simbolica per entrare e uscire dal mondo rappresentazionale, capacità tesa ad ottimizzare le relazioni intersoggettive.
Analisi del transfert come dunque uno spostamento sull’analista di conflitti intrapsichici residui di relazioni errate, reali o immaginate, che il p. ha vissuto nella propria infanzia in maniera insoddisfacente e/o inadeguata; per cui residuano aspettative di venire soddisfatte dal terapeuta vissuto, nel transfert, come imago paterna, materna e fraterna.
Gestione del transfert evitando interpretazioni precoci e indiscriminate.
Transfert positivo e transfert negativo
L’alleanza terapeutica in Self-analisi bioenergeticaStudio dell’alleanza terapeutica che è la collaborazione con il terapeuta di quella parte dell’Io del paziente relativamente libera da conflitti, cioè quella parte abbastanza sana da poter entrare in rapporto sufficientemente maturo con il terapeuta facilitando così il trattamento e gli aspetti conflittuali.
L’essenza dell’alleanza terapeutica è la motivazione del paziente a guarire.
L’obiettivo è mostrare all’alunno, attraverso sedute simulate che il contributo del terapeuta all’alleanza terapeutica consiste in due capacità antitetiche: il mantenere il contatto con la realtà della situazione terapeutica e la disponibilità ad affrontare il rischio di una regressione nel mondo delle fantasie.
Analisi del controtransfertStudio e analisi del controtransfert che può essere definito come:
• Tutti i sentimenti e gli atteggiamenti del terapeuta verso il paziente presenti nell’accoglienza e nella presa in carico.
• Reazioni inconsce di transfert del terapeuta in risposta al transfert del paziente (teoria classica).
• Sentimenti e carattere del terapeuta verso il paziente.
Il controtransfert vissuto a livello emozionale e corporeo costituisce il principale fattore per la diagnosi nel processo terapeutico. In quanto si tratta di una reazione di sentimenti inconsci del terapeuta alle proiezioni inconsce transferali del paziente.
L’obiettivo è allenare l’alunno alla difficile gestione del controtransfert e delle emozioni ad esso legate.
Chi vuole diventare terapeuta deve prendere coscienza che anche le sue emozioni sono in gioco e, eventualmente, migliorarsi come strumento di terapia.
Ogni alievo deve dunque lavorare per diventare consapevoli del proprio carattere e delle proprie difese, per stabilire confini chiari tra il terapeuta e il paziente e capire la natura dell’interazione.
Il training di formazione allena a tollerare e a stare con i bisogni primari e con quelli di regressione del paziente, senza trincerarsi nella neutralità del controtransfert ad ogni tentativo del paziente di attaccare e distruggere il setting.
Analisi delle resistenzeStudio delle difese egosintoniche del carattere come resistenze ed evitamento della sofferenza connessa all’emergere del rimosso.
Studio delle resistenze che sono tutte le forme di opposizione da parte del paziente per impedire l’accesso ai propri contenuti inconsci, ostacolando il cambiamento e l’insight, ossia la comprensione del significato di pensieri, emozioni, sintomi e comportamenti.
L’obiettivo è che l’allievo impari a riconoscere le resistenze perché, secondo il nostro modello scientifico, vanno analizzate prioritariamente, per evitare che la terapia diventi interminabile e che la terapia diventi come una resistenza alla terapia.
Psicodiagnostica e diagnostica clinicaSecondo il prof. Cesare Maffei, per arricchire la diagnostica clinica e la terapia occorre integrare le tre più importanti dimensioni diagnostiche:
1. Strutturale di matrice psicoanalitica
2. Categoriale con riferimento al DSM V
3. Dimensionale, che è la più importante e considera anche il temperamento di ogni paziente come unico e irripetibile.
La diagnosi categoriale postula le differenze qualitative, quella dimensionale postula le differenze quantitative.
Questa triplice integrazione diagnostica consente di includere le sindromi borderline tra le psicosi atipiche.
Per la Bioenergetica la categoria psicodiagnostica è il corpo che non mente nel farci rivivere sentimenti, sensazioni, bisogni e desideri proprio nel modo in cui questi hanno segnato il Sè relazionale. Il linguaggio corporeo è universalmente comprensibile al di là del linguaggio parlato che spesso può rivelarsi una vera Torre di Babele.
Obiettivo per gli allievi è arrivare a fare diagnosi condivise per poter impostare la terapia.
I meccanismi di difesa e loro analisiStudio dei meccanismi di difesa che sono funzioni proprie dell'Io attraverso cui questo si protegge da eccessive richieste libidiche o da esperienze di pulsioni troppo intense che non sono in grado di fronteggiare direttamente.
Le pulsioni dell’Io e le sue difese, analizzano l’interconnessione tra l’io piacere e l’Io realtà.
Per la Bioenergetica è fondamentale anche lo studio dei “precursori dei meccanismi di difesa” (materia del 1° anno) che sono inscritti indelebilmente nel linguaggio del corpo.
Il testo di riferimento per lo studio è V. Lingiardi “I meccanismi di difesa”
L’obiettivo è che l’allievo si alleni a saper riconoscere i vari meccanismi di difesa e il loro grado di gravità.
GruppoanalisiStudio dei seguenti temi:
- Approccio evolutivo alla socializzazione e alla formazione del gruppo.
- La dinamica degli impulsi libidici ed aggressivi nelle interazioni di gruppo.
- La psicologia di massa alla luce della Self-analisi.
- Gli assunti di base di Bion: leadership e dipendenza, attacco e fuga, accoppiamenti in sottogruppi.
- Le tentazioni del conformismo nel gruppo come difesa sociale contro l’aggressività.
- Gruppalità come senso di coesione e di appartenenza al gruppo.
- Altruismo come capacità del Self di aprirsi agli altri e di ricevere aiuto dagli altri.
- I fattori terapeutici negativi in gruppo.
- L’agire pilotato e la gestione nel gruppo di catarsi emozionali delle tensioni e dei conflitti
Esperienza dell’allievo dell’inconscio gruppoanalitico
Classi di esercizi bioenergeticiGli Esercizi Bioenergetici, favoriscono il contatto con le proprie sensazioni e percezioni, con il proprio respiro ed il battito cardiaco favorendo una maggiore connessione con le emozioni e i pensieri stimolati dall’ambiente; aumentano la percezione corporea facendo sperimentare fondamentali now moment di cambiamento, sia gradevoli che spiacevoli.
Il presupposto da cui si parte è che lo stress psico-fisico generi sempre tensioni o contrazioni muscolari, che possono essere temporanee oppure divenire vere e proprie contratture croniche, dei “blocchi” che disturbano non solo la salute fisica, ma anche la salute emotiva delle persone. I blocchi psico-fisici abbassano il livello d’energia e limitano la motilità e la capacità espressiva.
Le Classi di Esercizi evidenziano due aspetti interdipendenti e interattivi, che potremmo definire aspetto individuale ed aspetto relazionale.
Dopo un percorso di fruizione delle classi di esercizi, attraverso un processo di “learning by experience”, ogni alunno si cimenterà, nel corso degli ultimi due anni di corso, in esperienze ripetute di conduzione delle classi di esercizi bioenergetici.
L’alunno dovrà tenere presenti i processi attraverso i quali l’essere umano carica e scarica energia, che sono: Radicamento, Respirazione, Metabolismo, Movimento ed Espressione.
Uso clinico delle classi di esercizi bioenergeticiA livello clinico le classi di esercizi servono a:
• Combattere lo stress;
• Aumentare le vibrazioni e l’armonia del corpo;
• Rendere più profonda la respirazione;
• Aumentare il proprio grounding, ovvero la sensazione di sentirsi radicati nelle proprie gambe, nel corpo e, ad un livello più profondo, nella terra e nella propria esistenza;
• Aumentare il livello di vitalità, spontaneità e autenticità personale;
• Rendere più acuta la consapevolezza di sé;
• Integrare il “sentire” al “capire”, favorendo la presa di coscienza del corpo e della sua interazione con la mente;
• Aumentare la capacità di provare piacere;
• Scaricare la rabbia e il dolore in un contesto protetto;
• Esercitare la propria sana aggressività (ad-graedior = andare verso); trasformandola da possibilità distruttiva a possibilità creativa;
• Esercitare la propria assertività, ovvero la capacità di affermare se stessi e di dire NO;
• Sperimentare un sentimento di accettazione in coppia e in gruppo senza perdere la propria individualità.
Gli allievi devono essere progressivamente in grado di elicitare, attraverso gli esercizi, i bisogni e le paure inconsci dei vari componenti del gruppo.
CineterapiaLa Cineterapia è uno strumento prezioso nelle mani di psicoterapeuti specializzati, in quanto è un metodo terapeutico di conoscenza di se stessi ed è uno degli strumenti di comunicazione più potenti ed efficaci della nostra epoca.
La Cineterapia è un percorso di gruppo che, attraverso la condivisione dei vissuti filmici porta le persone a parlare di se stessi e delle loro emozioni, attivando il cambiamento mediante processi cognitivi, emotivi, corporei e propriocettivi del linguaggio sensoriale, costituendo lo stimolo efficace ed adeguato per far emergere le potenzialità innate di ogni persona inserita nel suo particolare contesto sociale.
Imparare a condurre gruppi di Cineterapia consapevoli della grande valenza terapeutica di questo strumento. La Cineterapia infatti dà la possibilità di riattivare l’inconscio e il desiderio dello spettatore per mezzo dei meccanismi di identificazione e di proiezione nei protagonisti e nelle vicende del film, nella dimensione dell’immaginario che può evocare emozoni latenti nello spettatore anche mediante gli effetti sonori.
I futuri cineterapeuti bioenergetici devono saper suscitare interrogativi personali, più che fornire risposte generiche ed astratte ed essere consapevoli che la Cineterapia è un potente e prezioso strumento per far entrare in relazione l’Io cosciente con il Vero Sé inconscio.
Analisi bioenergetica e neuroscienzeLe neuroscienze costituiscono lo studio delle basi neurofisiologiche della mente e dell’inconscio.
Studio utile come metodologia della ricerca scientifica, clinica e psicoterapeutica.
La ricerca più recente sulla neurobiologia dello sviluppo emozionale sostiene che tutto lo sviluppo postnatale del cervello è influenzato dagli scambi socio – affettivi in via di svolgimento.
Nell’ambito delle ricerche neuroscientifiche sulla regolazione evolutiva delle emozioni, la scoperta dei neuroni specchio ha avuto un ruolo determinante.
I neuroni specchio intervengono nell’empatia umana e ci mostrano quanto sia radicato e profondo il legame che ci unisce agli altri e quanto sarebbe sbagliato concepire una società in cui esista un “io” senza un “noi”. L’ esistenza dei neuroni specchio è un’ulteriore prova di come il nostro cervello sia differenziato per essere profondamente relazionale
L’obiettivo è che l’allievo possa individuare come i neuroni specchio ci consentono di anticipare i bisogni bioenergetici fondamentali del paziente, ricreando la memoria implicita del protomentale che consente di metterci empaticamente nei panni dell’altro e di comprenderne le intenzioni e le emozioni come se fossero le nostre.
Devono inoltre essere consapevoli che il vero strumento terapeutico della Self-Analisi Bioenergetica è la capacità innata di internalizzare, incorporare, assimilare, imitare ecc., lo stato di un’altra persona ed i neuroni specchio costituiscono la base neurofisiologica di questa capacità, consentendo, attraverso la sintonizzazione empatica, la mentalizzazione, che denota la comprensione del proprio come dell’altrui comportamento in termini di stati mentali (Fonagy)

Anno 4

Clinica dei Disturbi di PersonalitàI DP sono modelli disadattivi di pensiero, e comportamento a lungo termine che differiscono significativamente da ciò che ci si aspetta, cioè si discostano dalle norme e dalle aspettative sociali del proprio ambiente di riferimento.
I disturbi di personalità influenzano il modo di pensare a se stessi e agli altri, il modo di rispondere emotivamente, il modo di relazionarsi con gli altri, il modo di controllare il proprio comportamento.
I disturbi di personalità sono raggruppati in tre cluster basati su somiglianze descrittive (A. paranoide, schizoide, schizotipico B. antisociale, borderline, istrionico, narcisitico C. evitante, dipendente, ossessivo-compulsivo)

Esordio dei disturbi di personalità in adolescenza
L’allievo deve imparare interventi psicoterapeutici specifici che consentano:
• Modificazione della personalità a lungo termine
• Modificazione di “characteristic (mal-)adaptations”
• Supporto e intervento di crisi
• Incremento della motivazione e della adesione al trattamento
• Aumento della comprensione delle difficoltà
• Costruzione di un’alleanza terapeutica
• Riduzione del danno e del disagio
• Trattamento di disturbi concomitanti di Asse I
• Trattamento di aspetti specifici (per esempio, aggressività, impulsività, automutilazione, suicidialità, capacità sociali)
• Fornire supporto pratico nell’ottenere e gestire una casa, nella gestione dei soldi, nell’accudimento dei figli
Conoscenza dei tre cluster dei DP
Terapia dei Disturbi di PersonalitàLa personalità influenza la prognosi, la gestione e il rischio di sviluppo di vari disturbi mentali e fisici attraverso un suo effetto su:
• Comportamenti di ricerca d’aiuto
• Adesione alle cure
• Coping styles
• Assunzione di rischi
• Stile di vita
• Reti di supporto sociale
• Alleanza terapeutica
• Potus e abitudini alimentari
• Fumo
• Sessualità
Le valutazioni essenziali di un disturbo di personalità sono effettuate in base alle compromissioni del funzionamento (sé e interpersonale) e alla presenza di tratti patologici.
«Diagnosi strutturale» delle organizzazioni di personalità nevrotica, borderline e psicotica di Kernberg
L’allievo deve imparare ad individuare le caratteristiche di una gestione clinica efficace dei DP attraverso:
• Obiettivi espliciti, formulati chiaramente
• Obiettivi realistici
• Presenza di un ordine di priorità negli obiettivi (può non essere possibile intervenire in tutte le aree; nel tempo gli scopi possono cambiare!)
• Cornice temporale realistica dell’intervento, con una visione a lungo termine dei problemi del soggetto
• Conseguimento di una visione condivisa delle attese
• Approccio coerente (spesso multi-disciplinare)
Modello multidimensionale dei Disturbi di Personalità e loro trattamento.
Valutazione diagnostica e strategie terapeutiche nei Disturbi di Personalità.
Complessità e comorbilità dei Disturbi di PersonalitàSe non diagnosticati e adeguatamente trattati causano problemi interpersonali, inadeguate capacità di coping e sofferenza per tutto l’arco di vita, dal momento che la struttura della personalità si sviluppa precocemente tende a rimanere stabile nel tempo. Spesso il comportamento è egosintonico, cioè è coerente e funzionale rispetto all’immagine di sé, e quindi è percepito come appropriato, questo contribuisce alla rigidità e pervasività in più aree di vita.
In generale, i disturbi di personalità sono diagnosticati nel 40-60% dei pazienti psichiatrici, rendendoli i più frequenti nelle diagnosi psichiatriche.
La comorbilità tra le diagnosi di disturbi di personalità è comune e le diagnosi non sembrano essere molto stabili nel tempo. I quadri clinici presentati dai soggetti possono, infatti, avere delle caratteristiche che sfumano tra i criteri delle varie tipologie di personalità, aprendo il varco alla necessità di porre diagnosi multiple
Padronanza da parte dell’allievo della proposta nel DSM V di un modello ibrido dimensionale-categoriale per la personalità, che coniughi la possibilità di misurare il funzionamento personologico con la nosografia.
Conoscenza della scala, definita “del Funzionamento della Personalità”, in cui si valutano le compromissioni del dominio del sé, che si riflettono nelle dimensioni dell’identità e della auto-direzionalità (self-directness), mentre quelle interpersonali sono considerate alterazioni nella capacità di empatia e di intimità.
Esercitazioni che permettano di individuare la diagnosi in una stessa persona di più di un disturbo della personalità (comorbilità).
Valutazione dei Disturbi di PersonalitàLo Scid II è il principale strumento di valutazione dei DP e permette di effettuare la diagnosi di 10 diversi disturbi di personalità (DSM IV)
La SCID II è composta da due parti: Un questionario autosomministrato da parte del paziente e un’intervista semi-strutturata di approfondimento degli item a cui si è attribuita una risposta affermativa al questionario.
Nella Scid-5-PD è stata aggiunta una modalità per effettuare uno scoring dimensionale diverso dal precedente, rispettando la nuova classificazione presentata in appendice nel nuovo DSM 5
La SCID-5, come la versione precedente, è una preziosa risorsa per aiutare i clinici e i ricercatori nell’effettuare diagnosi precise e attendibili dei disturbi di personalità
Insegnare all’allievo a somministrare e decodificare la Scid II, la Scid-5, TCI e altri test di personalità
Disturbi severi di PersonalitàStudio delle difficoltà nella relazione terapeutica con Disturbi di Personalità gravi: meccanismi di difesa primitivi, dispersione dell’identità, acting out.
Adolescenti e comportamenti a rischio.
Dipendenze e nuove dipendenze
Tossicodipendenze, assuefazione corporea che richiede dosi sempre maggiori. E’ fondamentale recuperare i limiti nel desiderio adolescenziale dello sballo.
Disturbi alimentari (anoressia, bulimia, bing eating disorder)
Gravi disturbi ossessivo-compulsivi
Disturbi dell’area borderline
Segni premonitori di suicidialità e prevenzione
Insegnare all’allievo la gestione della terapia, del transfert e controtransfert nei disturbi severi di personalità.
Valutazione diagnostica e psicoterapeutica Self-analitica BioenergeticaIl 4° anno è dedicato agli sviluppi delle teoria e della clinica self-analitica bioenergetica per preparare gli alunni alla psicoterapia.
Comprende oltre alla didattica e all’insegnamento teorico anche una parte esperienziale di psicoterapia basata su tre fondamentali settori:
• lavoro clinico con i pazienti e analisi dei sogni
• presentazione e supervisione del lavoro clinico
• analisi del transfert e del controtransfert corporei
L’obiettivo è mettere l’allievo nelle condizioni saper fare una diagnosi, di saper condurre una seduta di psicoterapia e di saper usare tutte le tecniche bioenergetiche più avanzate, attraverso simulazioni di sedute reali.
Struttura teorico – pratica della supervisione Self-analitica bioenergeticaScopo di questo insegnamento è quello di sviluppare la competenza del doppio setting, oggettuale e pre-oggettuale, e la competenza dei disturbi di confine e di interfaccia tra temperamento, carattere e personalità. Ciò che contraddistingue la supervisione bioenergetica, è sviluppare negli allievi la capacità di gestire, oltre al setting oggettuale (conflitti), il setting Self-analitico pre-oggettuale, cioè di sviluppare la competenza di incontrare i difetti (deficit) del Self e i bisogni primari quando emergono in maniera pervasiva nel transfert e controtransfert pre-simbolico. Infatti questo riconoscimento di bisogni difettuali attiva una fondamentale riparazione autogena di precoci stati traumatici (deficit del Self e ferite narcisistiche). Pertanto è fondamentale insegnare attraverso un lungo training la competenza nel monitorare a che livello evolutivo, cognitivo e di regolazione affettiva stia funzionando il paziente in ogni momento della terapia. Queste competenze sono fondamentali in tutte le psicoterapie e anche nella psicoterapia dei gravi Disturbi di Personalità.Gli obiettivi della supervisione sono quelli di formare e allenare (training) gli allievi a sviluppare le competenze dello stare in relazione, che la principale funzione del Real Self (“beeing with”, cioè “essere con….” D. Stern) di gestire al meglio il proprio ruolo professionale, di scoprire nuove modalità di rapporto con sè stessi e di incontro con gli altri.
Testare la capacità degli allievi nella lettura del corpo, dei suoi processi energetici e dei sui blocchi emozionali.
Capacità di “porre mente al corpo” per ripristinare il flusso energetico di eccitazione naturale del corpo (pulsazione), la sensibilità, il movimento spontaneo e, di conseguenza, il benessere emozionale, sfidando e tendendo alla ricomposizione delle scissioni: tra pensiero ed emozioni, avere ed essere, sesso e cuore, controllare e lasciarsi andare.
Diagnosi differenziale psichiatrica (diagnosi differenziale tra nevrosi e psicosi)La psichiatria è una branca della medicina, per cui tra le tante teorie sulla genesi delle psicosi, la nostra scuola privilegia la teoria psicodinamica definendo le psicosi come disturbi dell’Io sociale e delle sue dispercezioni corporee. Questo avviene per effetto di distonie interneuronali delle sinapsi sottocorticali che inducono depersonalizzazione e pensieri ossessivi di tipo allucinatorio per l’emergere dell’inconscio traumatizzato e rimasto fissato alla scissione schizo-paranoidea di Melania Klein. Queste fissazioni inducono distorsioni simboliche del pensiero, del significato affettivo del linguaggio e confusione fra il significato e il significante.
L’inizio del processo psicotico avviene per traumi edipici e per l’introiezione di un Super Io sadico e castrante che fa ammalare il principio del piacere inducendo condotte maleadattive alla realtà.
Nelle psicosi avviene la slatentizzazione del nemico interno e la violenza reattiva.
L’epidemiologia psichiatrica indotta dall’attuale pandemia da Covid 19 sta slatentizzando il nemico interno invisibile come il virus, per cui sono in aumento i disturbi psichiatrici (crimini, violenze, femminicidi ecc.)
Alla luce di quanto detto l’allievo deve conoscere le tipologie di schizofrenia che sono:
• parafrenica o simplex
• ebefrenica
• catatonica
L’obiettivo è anche la conoscenza dei disturbi (come da DSM V):
• Disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici
• Disturbo bipolare
• Disturbi depressivi
• Disturbi d’ansia
• Disturbi dissociativi
• Disturbo ossessivo-compulsivo
Supervisione psichiatrica bioenergeticaPoiché la SMIAB è anche una scuola medica diretta da uno psichiatra e psicoterapeuta bioenergetico ci sembra importante una lettura dei disturbi psichiatrici anche corporea per poter curare anche pazienti psicoticiAllenare l’allievo a lavorare in un doppio setting, molto accreditato da tutta la ricerca più moderna, in cui lo psicoterapeuta è affiancato da un collega psichiatra per la temporanea somministrazione psicofarmacologica
Sessuologia medica bioenergetica La sessualità è il motore attivo delle nostre capacità di amare e nello stesso tempo pilastro della nostra identità, del nostro essere uomo o donna.
Per questa ragione quando gli equilibri si spezzano, la patologia che ne deriva, colpisce non solo il rapporto di coppia, ma anche la qualità della vita, e il nostro stesso benessere fisico e psichico.
Al quarto anno lo studio è incentrato sui sintomi delle disfunzioni e inibizioni sessuali.
Nello stesso tempo diviene doveroso per ciascuno di noi conoscere qualcosa di più dei meccanismi che regolano la fisiopatologia della sfera sessuale, per combattere tabù e timori sia per meglio aiutare i pazienti sia per meglio educare i giovani.
L’obiettivo è insegnare all’allievo a saper leggere i comportamenti sessuali disfunzionali per poter aiutare i pazienti a superare le loro difficoltà di coppia.
Legami affettivi e comportamento sessuale
Curare la scissione tra sesso e cuore (Lowen)
Sessualità come performance per difendersi dall’amore (narcisismo)
Edonia e anedonia
Identità di genere e disturbi dell’identità di genere
Perversioni e parafilie
La doppia morale
Modello bio-psico-sociale della Self-analisi bioenergeticaL’approccio bio-psico-sociale prevede che il benessere dell’individuo sia valutato tenendo conto degli aspetti biologico/fisico, psicologico e sociale. Questo approccio risulta essere rilevante nella misurazione della qualità di vita delle persone che può essere giudicata su una vasta scala di valutazione che va dallo stato di benessere a quello di malessere.
Pertanto, questa modalità di intervento consigliata dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) può essere utilizzata sia in situazione di benessere sia in presenza di patologia.
Nella visione della Self-analisi Bioenergetica l’ambiente in cui un individuo vive è molto importante e solo negli ultimi anni si è posto l’accento su questo elemento, definendolo una variabile determinante negli studi del benessere o della psicopatologia.
L’ambiente lo possiamo definire in termini macro ecologici e riguardano l’inquinamento e il Global Warming ma anche in termini di influenza delle variabili macro ecologiche sulla vita non solo collettiva ma anche individuale delle persone.
Verrà insegnato agli allievi anzitutto ad avere cura di sè per poter poi trasmettere la stessa cura ai pazienti, su tre versanti:
• biologico, che riguarda la vita stessa dell’individuo, il corpo e le sue funzioni
• psicologico, che riguarda corpo, mente e tutto il mondo emozionale
• sociale, che riguarda corpo, mente e relazione con gli altri
Questi tre versanti indicano il passaggio dall’Io al Tu, al Noi al Loro, che significa partire dall’integrità del proprio Vero Sé per andare verso l’altruismo.
Dall’azione alla relazione: sentimenti negati, acting out, enactment e loro gestione terapeuticaSi incentra sullo studio delle considerazioni teoriche e dinamiche dell’acting out e la loro gestione terapeutica.
Il termine Acting out, letteralmente “passaggio all’atto”, indica l’insieme di azioni aggressive e impulsive utilizzate dall’individuo per esprimere vissuti conflittuali e inesprimibili attraverso la parola e comunicabili solo attraverso l’agito. Il soggetto che mette in atto questo comportamento agisce in maniera poco riflessiva; l’azione, infatti, segue immediatamente l’impulso senza, in alcun modo, prendere in considerazione le possibili conseguenze del gesto. L’acting out è il ricorso all’azione (il “passaggio all’atto”) come momento ultimo di un percorso di tentata elaborazione di vissuti emotivi, che poi trova uno sfogo solo attraverso l’agire corporeo. Esprime sempre un conflitto interno per dei sentimenti negati.
All’interno della terapia avviene anche enactment (mettere in scena) che riguarda “tutti gli aspetti interattivi che coivolgono contemporaneamente in modo bidirezionale entrambi i membri della coppia analitica. In modo specifico è un'interazione non verbale, e indica un atto il cui intento e' quello di influenzare e costringere l'altro a reagire con la forza dell'induzione reciproca”.
L’obiettivo è insegnare agli allievi a saper decodificare e affrontare in terapia il ricorso all’ acting out e il fatto che è usato come controllo della relazione oggettuale, mediante l’immissione del terapeuta nel circuito delle esperienze passate del paziente.
Gestione dell’acting out e dell’enactment con i pazienti borderline che ci coinvolgono in una "danza" inconsapevole di influenze reciproche che determinano l'andamento e l'esito della cura. Si attribuisce al paziente la capacita' interattiva di stimolare il terapeuta a reagire ai suoi messaggi inconsci fino ad indurlo ad agire nella relazione (enactment).
Gestione dei messaggi corporei negli acting out e enactment per una corretta relazione terapeutica bioenergetica.
Power Personality DisorderSi studia il il disturbo di personalità correlato al potere (Power Personality Disorder), che si basa sulla Dark Triad della malattia del potere (psicopatia, narcisismo e paranoia).
La psicopolitica è il nostro strumento di ricerca per valutare eticamente le leggi e l’agire politico. La psicopolitica è il microscopio con cui poter studiare i meccanismi psicologici, prevalentemente inconsci che condizionano le personalità degli uomini politici e i loro comportamenti.
Secondo la SMIAB, da psicoterapeuti dovremmo aiutare la politica a smettere di usare la frase: “Il fine giustifica i mezzi”, cambiandola in “Il fine non giustifica i mezzi”, (che è anche il titolo di una nostra pubblicazione), il che significa recuperare l’ethos della Politica con fini morali e mezzi sani e leciti come promuovere un lavoro dignitoso, welfare per tutti, eliminazione delle povertà e di tutte le discriminazioni sociali (anche nei confronti dei migranti).
Ovviamente la buona politica deve fondarsi sul Sé Morale o Moral Self perché quando il potere dell’amore supererà l’amore per il potere, allora la speranza di pace diventerà realtà per tutto il mondo e l’umanità intera.
Poiché ogni uomo è un “animale politico e sociale” è fondamentale per ogni buon psicoterapeuta interessarsi del Moral Self individuale e sociale che è una funzione bioenergetica e crea una pulsione di amore del corpo vivente per la vita, in espansione evolutiva.
Il Moral Self nasce dall’intersoggettività che è “condizione di umanità, è un sistema motivazionale innato ed è essenziale alla sopravvivenza della specie” (Stern) e va ricercata all’interno degli esseri umani e nella società
La Dark TriadE’ la Triade oscura (“Dark Triad) che determina la malattia del potere ed è formata da tre gravi disturbi di personalità: psicopatia, narcisismo e paranoia.
Questi tre disturbi di personalità riguardano persone di successo, autoreferenziali, la cui immagine, si autocelebra da sola. La loro personalità si basa su un’autostima eccessivamente elevata che consente loro di attivarsi con facilità passando immediatamente dal pensiero all’azione, comportandosi in maniera coerente alle loro convinzioni. Il comportamento di queste personalità non è palesemente compromesso, perché ritengono di avere molto chiare le cause dei problemi e dei disagi sociali: e le cause sono sempre, paranoicamente gli altri.
La dark Triad è composta da:
• paranoia che è dovuta a interpretazioni razionali errate e i paranoici considerano nemici, con forti sentimenti di odio, ostilità ed invidia, coloro che tentano di confutare le loro credenze e le loro opinioni in vari campi personali, morali, politici.
• psicopatia che significa insensibilità, impassibilità, freddezza, anaffettività, assenza di passioni, significa trattare le persone con freddezza, spietatezza e senza scrupoli, che colgono i bisogni degli altri e poi li manipolano come se fossero oggetti e li sfruttano.
• narcisismo patologico che si configura come uno specifico disturbo di personalità, che origina da un iperinvestimento della libido sul sé. Un sé non integrato, che mantiene scisse le rappresentazioni idealizzate del sé e degli altri, dando così origine ad un’immagine grandiosa di sé che, non essendo fondata su un solido senso di sé e della realtà, può essere pericolosamente invalidata dalla realtà in ogni momento.
di saper riconoscere la Dark Triad della Malattia del Potere e saperla affrontare se la si incontra in psicoterapia.
Supervisione di una seduta di psicoterapia bioenergetica e Conduzione delle Classi di Esercizi BioenergeticiSupervisione di un’intera seduta di terapia bioenergetica con analisi del transfert e del controtransfert del terapeuta.
Gli esercizi bioenergetici sono il migliore mezzo per passare dalla memoria implicita del corpo a quella esplicita della mente.
C’è un passaggio dal linguaggio inconscio, al linguaggio conscio, simbolico e razionale.
Ogni movimento ha la sua rappresentazione mentale.
La memoria implicita del corpo è registrata come tensione muscolare cronica sia della muscolatura striata che di quella liscia.
Pertanto la memoria implicita del corpo la possiamo modificare prevalentemente con la Bioenergetica, ma Bioenergetica funziona anche perché ogni azione produce una reazione di mutamento, sia al livello corporeo che delle sinapsi interneuroniche, in virtù della plasticità neuronale.
Le classi di esercizi costituiscono, un arousel: cioè eccitazione a quattro ritmi: Tensione Carica Scarica Distensione, non solo muscolare, ma anche della corteccia sensomotoria che traduce le sensazioni corporee in emozioni, risvegliando così la memoria implicita, conservata nel caveau di tutte le tensioni muscolari croniche.
Da ciò si evince che la memoria implicita inconscia del corpo, può divenire esplicita e quindi consapevole solo con la Bioenergetica.
Al quarto anno l’alunno deve essere in condizione fare un’intera seduta di psicoterapia bioenergetica e di condurre una classe di esercizi di un’ora.
Devono essere in grado di comprendere che e funzionare, gli esercizi devono toccare la tensione profonda (Dolore-Piacere corporeo) onde poter poi mentalizzare l’esperienza relazionale del momento, messa a confronto con tutte le altre esperienze della vita.
Devono essere in grado di comunicare che con gli esercizi si entra in contatto con il corpo che sente, conosce e si relaziona al mondo in un continuo dialogo tra interno ed esterno, attraverso il suo agire individuale e con gli altri. Un corpo che scopre e lascia emergere il vissuto e la modulazione delle emozioni che sono il motore della crescita, del confronto e della scoperta del mondo.

 

Piano di studi

 Ore complessive annue

500 ore annue: 400 di insegnamento di base e caratterizzanti e 100 ore di tirocinio pratico. Le ore annue di insegnamenti di base e caratterizzanti sono svolte in 11 week-end, di cui 5 (intensive training) di 3 o 4 giorni ciascuno. 

Frequenza e esami

La frequenza alle attività didattiche è obbligatoria. Qualora l’allievo dovesse cumulare più del 20% annuo di assenze, dovrà recuperarle mediante corsi intensivi aggiuntivi, il cui onere economico sarà regolato a parte dall’interessato.

Ogni anno si conclude con l’esame di verifica del programma svolto. Subordinatamente al superamento degli esami previsti ed al termine delle supervisioni e dell’analisi personale, il candidato, alla fine del quarto anno, dovrà compilare e discutere una tesi che comprenda l’esposizione teorica, clinica e terapeutica di un caso trattato in supervisione alla luce della formazione in Self-Analisi Bioenergetica.

Terapia personale e supervisioni
Consiste in: 

  • Psicoterapia personale
  • Self-Analisi Bioenergetica gruppale
  • Terapia individuale nel gruppo durante gli intensive
  • Supervisione Clinica

La scuola valuterà la psicoterapia personale effettuata, purchè certificata dallo psicoterapeuta di qualsiasi altra scuola riconosciuta dal MIUR, quantificandola in ore equivalenti all’Analisi Bioenergetica. Durante il quadriennio, comunque gli allievi sono tenuti a fare un certo numero di ore di Self Analisi Bioenergetica quantificate in un minimo di 80 ore. La psicoterapia personale pone l’accento sullo sviluppo della personalità terapeutica spinta fino ad un livello di profondità e spessore tale da consentire una gestione sicura del transfert, del controtransfert e del setting oggettuale e pre-oggettuale.

La terapia personale è indispensabile per consentire a ciascun allievo di fare un’esperienza di sè mediante induzione di catene associative tra il mentale e il corporeo, rievocative di sensazioni, sentimenti, emozioni e vissuti fondamentali per la costruzione della propria identità. La terapia personale self-analitica bioenergetica non è un optional nella formazione dei futuri terapeuti, poichè è centrale nella costruzione dell’identità e della capacità terapeutica. Pertanto l’asse portante della personalità terapeutica si consegue con una terapia personale (learning by experience) spinta fino a quel punto di elaborazione delle proprie conflittualità inconscie e delle proprie difese e resistenze caratteriali, tale da conseguire una sufficiente gestione del transfert e contro-transfert corporei e quindi una ottimale relazione terapeutica.

Al programma di terapia personale contribuiscono anche i training esperienziali, nei quali si svolge gruppoanalisi per un totale di 148 ore nel quadriennio e le supervisioni previste nel training nel secondo biennio, entrambe già incluse nel costo annuale di partecipazione.

Sono a carico dell’allievo solo le ore di terapia personale consigliate dalla Scuola e dai trainers e che l’allievo stesso, nel corso della sua formazione sentirà il bisogno di effettuare, come pure sono a carico dell’allievo le ore di supervisione aggiuntive (almeno 60 ore) in funzione del completamento della formazione come psicoterapeuta. 
La supervisione Self-analitica Bioenergetica fa acquisire conoscenze e abilità difficilmente trasmissibili a livello teorico, anche perchè è centrata prevalentemente sul controtransfert, per cui finisce per essere parte dell’analisi personale, aumentando il livello di conoscenza di Sè in aree che riguardano le relazioni interpersonali, la regolazione degli affetti, i processi di attaccamento, separazione e riavvicinamento, indispensabili per chi si pone in una relazione d’aiuto. 

Tirocinio

Almeno 100 ore annue di tirocinio diagnostico differenziale e clinico-pratico, da svolgersi presso “strutture pubbliche e private accreditate nelle quali l’allievo possa confrontare la specificità del proprio modello di formazione con la domanda articolata dell’utenza ed acquisire esperienza diagnostica clinica e di intervento in situazioni di emergenza” (Regolamento DM 509/98, Art.8).

Numero di Allievi per Anno di Corso

20 Allievi

Programma

La formazione teorica ed esperienziale comprende:

  • insegnamenti teorici di base e propedeutici
  • insegnamenti caratterizzanti e specifici della Clinica Self-Analitica Bioenergetica fondata sul duplice setting psicocorporeo, conflittuale (nevrosi e psicosi) e difettuale (Disturbi di Personalità)
  • la formazione teorica si avvale di lezioni di tipo universitario, di videoconferenze e di videoregistrazioni attinenti alle materie specifiche, mentre la formazione clinica avviene con trainers internazionali IIBA e local trainers, per un apprendimento esperenziale dei vari setting specifici

Il metodo di insegnamento della SMIAB comprende:

  • Studio della teoria e della prassi della Self-Analisi Bioenergetica e dei Disturbi di Personalità, mediante lezioni teoriche di tipo universitario, letture programmate e discusse, seminari teorico-pratici, esperienze attive, esercitazioni cliniche di gruppo e individuali nel gruppo.
  • Applicazione clinica della teoria mediante la presentazione e discussione in gruppo di casi clinici, le esercitazioni di simulazione creativa, l’uso di registrati, metodologie atte a sviluppare la capacità di assumere in prima persona la gestione di situazioni cliniche.
  • I Workshops esperienziali didattici, con trainers internazionali e local trainers, sono organizzati in forma intensiva e residenziale in un contesto che favorisce la coesione di gruppo e il confronto personale e professionale tra gli allievi e con il trainer, sviluppando le proprie abilità nelle interazioni individuali e di gruppo.
  • La formazione clinico-didattica in supervisione completerà lo sviluppo della personalitàterapeutica elaborando didatticamente tutti i temi e le difficoltà riguardanti la relazione Self-analitica.

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